Creare ordine partendo da un devastante vortice di caos è stato il marchio di fabbrica dei Red Kite fin da quando questa sorta di superband di jazz-rock norvegese è nata nel 2014. “Apophenian Bliss”, atteso seguito del potente debutto del 2019, porta nel suo titolo il riferimento alla tendenza del cervello umano a trovare schemi e collegamenti anche quando in realtà non esistono, in relazione alle numerose teorie della cospirazione che deformano le menti di persone di ogni parte del mondo in questo momento storico. “Per noi, come per molti, la pandemia si è guadagnata presto il centro della scena” spiega il batterista Torstein Lofthus “Eravamo partiti per il nostro primo vero tour come Red Kite l’11 marzo 2020. Abbiamo potuto suonare solo per quella prima data e il giorno dopo il Paese è stato chiuso. Quindi: cambio di programma!” Una volta che il quartetto – Lofthus, il chitarrista Even Helte Hermansen, il bassista Trond Frønes e il tastierista Bernt André Moen – è riuscito a riprendersi dall’imprevedibile stravolgimento che ha coinvolto tutto il mondo, la decisione è stata quella di riunirsi in uno studio di registrazione a Halden, in Norvegia, e di sfogare le frustrazioni nel modo migliore, creando nuova musica. Hermansen si mise a scrivere nuovo materiale capace di accendere la miccia dell’esplosiva alchimia già raggiunta dalla band nell’acclamato debutto. Le limitazioni causate dal Covid hanno impedito di lavorare al materiale di persona come in passato. Ma data la loro esperienza combinata – i Red Kite sono formati da membri di alcuni dei più noti gruppi prog norvegesi, tra cui Elephant9, Shining, Bushman’s Revenge e Grand General – e la comune connessione creata negli ultimi anni, sono stati in grado di dar vita ad una energia adrenalinica anche a distanza. Siamo riusciti a provare brevemente, quando era possibile – racconta Hermansen – abbiamo eliminato il materiale che ci convinceva di meno. Sono stati un paio di incontri all’inizio dell’autunno, in cui abbiamo potuto raccontarci un po’ di “storie di guerra”, farci qualche risata, sistemare un paio di groove, ma non siamo riusciti a fare altro. Fino all’ultimo momento è stato impossibile dire se saremmo stati in grado di andare in studio, per colpa del virus, ma alla fine siamo riusciti a trovarci ad Halden, anche se solo per un paio di giorni”. “Per fortuna c’è forte chimica tra di noi, sia a livello personale che musicale”aggiunge Lofthus. “La musica dei Red Kite si basa molto sull’improvvisazione, la band fonde le nostre voci individuali in un insieme più grande”.
Il titolo di Apophenian Bliss riflette la preoccupante ondata di teorie del complotto e di disinformazione presenti nel discorso politico die nostri giorni. Hermansen ha tratto l’espressione da una lista di parole e frasi che compila costantemente proprio per questi scopi; l’aggiunta di “bliss” suggerisce l’altro stato tristemente beato dell’umanità: l’ignoranza. “La gente sembra vedere schemi ovunque” dice il chitarrista. “Probabilmente molti vedono gli schemi che vogliono vedere. In un mondo caotico, chi può biasimarli? Due persone potrebbero anche vedere la stessa cosa come prova dell’esatto contrario. Io non credo alle cospirazioni ma sono un po’ invidioso di quelli che lo fanno, deve essere bello sentirsi sicuri di sapere come funziona davvero il mondo e dare un senso a tutto questo”.
L’album parte con la martellante introduzione creata dalla batteria di Lofthus in “Astrology (The One True Science)”, brano che procede col groove angolare della pirotecnica chitarra di Hermansen. E’ il muscolare basso di Frønes a determinare il ritmo minaccioso di “This Immortal Coil”, seducente miscela di doom metal e di jazz elettrico avvolta nei suoni del Rhodes di Moen. La beatitudine di “Apophenia” e ben suggerita dalla sua atmosfera psichedelica e fluttuante. E’ Lofthus a prendere di nuovo in mano le redini per lanciare l’ascoltatore nella vertiginosa “Red Kite Flight”, seguita dall’unico brano non originale della tracklist, “Morrasol” (che si traduce in “Sole del mattino”), coinvolgente impeto di psych-jazz, marinato nello spiritualismo del terzo occhio di Pharoah Sanders e Alice Coltrane, preso in prestito dal sassofonista/compositore Gisle Johansen, un amico di Hermansen che “ama il death metal e Coltrane allo stesso tempo, proprio come noi”. L’album si chiude in modo etereo con la ampia “Sleep Tight”, in cui Hermansen e Frønes tessono linee all’unisono sopra i droni di Moen e le puntuali incursioni di Lofthus.
La musica dei Red Kite brilla grazie all’incontro di generi e influenze musicali molto diversi, il che rende affascinante l’idea di collegare il titolo dell’album anche al contenuto dello stesso disco. La musica, dopo tutto, è un’astrazione – potrebbe essere l’esempio più sublime della nostra ricerca di modello e significato nel rumore di fondo dell’esistenza?
“Non so se è così”, alza le spalle Hermansen, “ma penso che sia comunque interessante. Apofenia significa vedere schemi che non ci sono realmente – una sorta di illusione. Il nostro cervello è programmato per cercare schemi, ma questo non significa che ce ne siano sempre. Mentre la musica è tutta una questione di schemi, matematica e leggi della natura – cose che possono essere misurate. Allo stesso tempo la musica è anche emozione. Tutti noi abbiamo le nostre esperienze musicali individuali, ma tutte sono ugualmente valide e vere. Questa è la bellezza della musica: può essere osservata oggettivamente e allo stesso tempo è un’esperienza soggettiva”.
Apophenian Bliss
Progetti in corso
Progetti conclusi
- Anguish
- Any Other
- Apocalypse Lounge
- ARTO
- Bachi Da Pietra
- Big Mountain County
- Bobby Previte
- Bobby Previte, Jamie Saft, Nels Cline
- Brovold/Saft
- Cabeki
- Calibro 35
- Canadians
- Capra
- Cesare Livrizzi
- Chat Noir
- Coma Berenices
- Comaneci
- Cuong Vu 4tet
- Daniele Ledda
- Dave Liebman, Adam Rudolph, Hamid Drake
- Dave Liebman, Adam Rudolph, Tatsuya Nakatani
- Dulcamara
- Egle Sommacal
- Egokid
- Emma Tricca
- En Roco
- Eraldo Bernocchi
- Eraldo Bernocchi, FM Einheit, Jo Quail
- Francesco Bucci
- Francesco Guerri
- Gaudi
- Giorgi Mikadze
- Giovanni Succi
- Hannah Williams & The Affirmations
- Hate Moss
- His Clancyness
- Hit-Kunle
- Horseloverfat
- Humanbeing
- J. Peter Schwalm, Stephan Thelen
- J.Peter Schwalm
- J.Peter Schwalm, Arve Henriksen
- J.Peter Schwalm, Markus Reuter
- Jamie Saft
- Jamie Saft Quartet
- Jamie Saft, Bobby Previte, Steve Swallow e Iggy Pop
- Jamie Saft, Steve Swallow, Bobby Previte
- Jo Berger Myhre
- Joshua Trinidad
- Jü
- Kick
- Kingfisher
- Kristina Jacobsen
- La Band del Brasiliano
- La Città di Notte
- LACOSA
- Laura Loriga
- Le bandesonore
- Led Bib
- LEF
- Levriero
- Liquido Di Morte
- Lorenzo Feliciati
- Lorenzo Feliciati, Michele Rabbia
- Low Standards, High Fives
- Magnet Animals
- Manetti!
- Marco Frattini
- Marilyn Mazur
- Massimo Martellotta
- Merzbow, Keiji Haino, Balazs Pandi
- Merzbow, Mats Gustafsson, Balás Pándi
- Mike Pride
- Missincat
- Movie Star Junkies
- Movimento Artistico Pesante
- Mumpbeak
- My Gravity Girls
- Neko At Stella
- Nelide Bandello
- News For Lulu
- Non Voglio Che Clara
- Norman
- O.R.k.
- Obake
- OoopopoiooO
- Orange Combutta
- Ornaments
- Ornaments/ZEUS!
- Ottone Pesante
- OTU
- Oui! The North
- OvO
- Palazzo
- Paolo Cattaneo
- Paolo Spaccamonti e Ramon Moro
- Peter Kernel
- Philipp Gerschlauer and David Fiuczynski
- Recall Madame X
- Red Kite