II

Non sarà mettendo in fila date e luoghi, chi sono e da dove vengono, che si dirà qualcosa sui Liquido Di Morte. Non importa, come per nessun altro gruppo. Importa che esistano, a loro stessi e qualcun altro. Importa che piuttosto che suonar due volte la stessa cosa non la suoneranno più.Importa che il gruppo ritenga queste poche righe già fin troppo seriose, e forse una perdita di tempo. Importa che esistano, si diceva. Prima non esistevano: perché due volte la stessa cosa non la volevano suonare. Né in studio né dal vivo. E’ stato Giacomo Spazio (sai chi è, vero?) a dir loro, quasi obbligandoli, che era il caso di fare un disco. Giacomo non l’ha mai sentito prima che andasse in stampa. Il disco era omonimo, è uscito nel Giugno del 2014 per la sua etichetta SStars, ha venduto tutte le copie che c’erano ed è servito da punto di partenza per questo, che si chiama “II” e che dimostra che in fondo neanche i titoli importano. I Liquido Di Morte ci tengono a far sapere che il loro nome è da prendere con assoluta serietà, poichè si riferisce al liquido che si forma sul fondo della bara e pare evidente che non sia una cosa con cui si possa scherzare. Un’altra cosa sulla quale il gruppo si è contraddetto è che non avrebbe mai suonato dal vivo, e invece l’ha fatto, con gusto e spiriti. In particolare con Squadra Omega, In Zaire, Above The Tree, Isaak, Eremite e Captain Mantell. Potrebbe succedere di nuovo. I Liquido Di Morte sono stati definiti krautrock, progressive, black metal, post-hardcore. Sono stati paragonati ai Massimo Volume e ai Mayhem. Dopo il primo disco è uscito anche un EP di remix, molto più lungo dell’album originale, con manipolazioni e mancanze di rispetto per opera di Stefano Ghittoni, Jukka Reverberi, AntiteQ, Lowerdose e Garaliya. Questo EP si chiamava RMXS / The Album Formerly Known As Remanurefacture. Il nuovo disco è stato registrato nel caldo infernale del luglio 2015 da Tommaso Mantelli e Nicola Manzan (Bologna Violenta) presso il Groove Studio di Casale Sul Sile (TV) e Casa Violenta. E’ stato mixato negli stessi luoghi un paio di mesi dopo. Su “The Saddest Of Songs I’ll Sing For You” la voce è quella di Giacomo H. Boeddu degli Isaak. La prima tiratura è disponibile da inizio Marzo in 2LP colorati, one-sided e serigrafati.