La Luce Nelle Nuvole

Paolo Cattaneo è una forza tranquilla. Ma qui non si parla delle presidenziali francesi, non centra né la politica né la pubblicità: la forza tranquilla di Paolo Cattaneo non è uno spot elettorale, è una variabile costante del suo essere musicista e cantautore, che si può ritrovare in tutta la sua quasi ventennale carriera, incastonata di dischi che sono gemme preziose, a volte crepuscolari, a volte giocose, ma sempre forgiate con una matrice elegante e raffinata. Perché la tecnica è un qualcosa che si può perfezionare, mentre il gusto è un dono che neanche la pratica più certosina può concedere. Quel gusto che nonostante i mutamenti, gli anni, le differenze che intercorrono naturalmente da un disco all’altro, rimane come un filo conduttore nei lavori del musicista bresciano. Così, dopo aver prodotto da solo due dischi, dopo aver fatto produrre in toto il suo ultimo EP “Il Gioco”, Paolo Cattaneo arriva a “La Luce Nelle Nuvole” unendo tutte le sue passate esperienze, prendendo e lasciando spazi a collaboratori esterni, ricercando i particolari, i colori degli archi e dei fiati, l’emotività dei cori. Non rinunciando a nulla, lasciando ai brani stessi il compito di indicare la retta via da seguire. Un cambiamento di prospettive, senza la paura di essere eterogeneo, di toccare più corde nello stesso momento, di mettere in pubblica piazza le proprie contaminazioni musicali e culturali. Nove brani che raccontano storie differenti, profonde, colorate, anche grazie alla collaborazione con un nuovo paroliere, Stefano Diana (autore, tra gli altri, di Niccolò Fabi). Nove brani in cui specchiare il proprio io, con tutte le sue molteplicità, le sue superfici a volte ingannevoli, le sue dicotomie, come nell’apripista “L’Innocenza”, o la consapevolezza che da una scelta molto può cambiare (“Mi Aspetto Di Tutto”, con la partecipazione di Lele Battista). La terza traccia è una cover, la bellissima “Le Tue Ali” di Mario Lavezzi, che perde la componente più beat e si veste di elettronica minimale e di archi. C’è spazio anche per entrare tra le pieghe di una storia d’amore ormai finita, in “Come Per Miracolo”, in cui la stratificazione degli strumenti è evidente, e bellissima. “Col Mio Ritmo” è invece una rivisitazione di un vecchio brano tratto da “L’Equilibrio Non Basta”, in una veste più contemporanea che si appoggia al basso e ai ricami della sezione fiati. Il tema della lontananza viene capovolto in “Tarda Pure” (prodotta da Riccardo Sinigallia, innamoratosi della canzone al primo ascolto), dove si esalta il potere dell’assenza, la perfezione nell’immaginare il prossimo incontro, versione adulta e cosciente del profumo dell’attesa del “Piccolo Principe”. “Roma – Milano” ha una solida e quadrata base ritmica, mentre dal binario 5 parte il treno del destino, quello che unisce in un unico flusso quotidiano le traiettorie di migliaia di pendolari, che come un’onda trascina e riporta a riva. “Ammirazioni Folli” è invece un enorme enigma, è una donna bellissima, ammaliatrice, gatta maga e strega, che sembra lasciarsi conquistare per poi sparire di nuovo, mentre il disco si conclude con l’intensa “Non Ho Rabbia, Non Ho Pietà”, che traccia il percorso di risalita dopo il dolore provocato dalla fine di un rapporto intenso, del ritrovarsi più forti ma più indifferenti, guariti ma irrimediabilmente cambiati. Nove brani che non possono essere considerati esclusivamente cantautorali, nove brani che ammiccano al synth pop, che prendono in prestito elementi tipici della musica classica, o del jazz, rielaborandoli in una nuova veste delicata e fresca, che rendono “La Luce Delle Nuvole” un disco da sezionare con attenzione, per carpirne tutti i segreti. Unire stili diversi, elettronica, gospel e canzone d’autore, scegliere con cura gli studi di registrazione più adatti per catturare determinate sfumature, lasciare che le esperienze dei musicisti coinvolti modellino il risultato finale attraverso l’unione di linguaggi sonori differenti. E nello specifico i musicisti coinvolti sono ventidue, molti dei quali nomi illustri delle rispettive scene di appartenenza, dai già citati Battista e Sinigallia, a Dario Dassenno degli Aucan. La sfida di Paolo Cattaneo è stata anche questa, tenere insieme il tutto, renderlo armonico, avere davvero il coraggio di dare alla musica l’ultima parola. E a giudicare da “La Luce Delle Nuvole”, che uscirà per Eclectic Circus l’11 ottobre, la sfida è stata vinta. Dopotutto, Paolo Cattaneo è una forza tranquilla, e la forza tranquilla storicamente ha tutto per vincere.