Summa

Dopo il debutto del 2014 su RareNoiseRecords segnato dall’importante collaborazione con il saxofonista norvegese Kjetil Møster (album intitolato appunto “Jü Meets Møster”), torna il power trio ungherese composto dal chitarrista Ádám Mészáros, dal bassista Ernö Hock e dal batterista András Halmos, ancora una volta impegnati nel connettere free jazz, hardcore e un dilatato mix di world e ambient. Alternando fasi distese (i 12 minuti di “Jimma Blue”) ad altre improntate ad un’aspra furia (“Mongrel Mangrove,” “My Heart Is Somewhere Else” e la rovente title track), “Summa” è il manifesto del gruppo per un free rock psichedelico con influenze tribali e folk. “Il nostro assetto originale e naturale è il trio” spiega il chitarrista Meszanos “Il primo album con Kjetil Møster è stata una grande avventura, questa volta siamo solo noi, questo è puro Jü sound”. Møster compare anche in questo lavoro, insieme ad un apprezzatissimo compositore elettroacustico, anche lui ungherese: Bálint Bolcsó. I due suonano in “Partir”; e mentre il primo album venne registrato in un solo giorno, questo “Summa” ha ottenuto ben cinque giorni di session in studio, in modo che la band avesse il tempo di lavorare maggiormente sulla forma dei brani che sull’improvvisazione. Altro elemento che compone lo scenario sonoro attuale del trio di Budapest è l’interesse per il folk, che si manifesta in pezzi come “Lady Klimax,” dove possiamo apprezzare la presenza della kalimba, e “Sinus Begena,” arricchita dal basso di Hock’s suonato con un effetto simile a quello del sintir. “Ascoltiamo molti generi di musica tradizionale e ci piace pensare a noi stessi come a musicisti folk” racconta il batterista Halmos “La musica tradizionale, in particolare quella molto antica, suona davvero grezza e semplice, anche se in realtà è complessa. La musica viene tenuta insieme in modo diverso che nella musica suonata su criteri metronomici. Diventa molto più una questione di saper stare nel flusso, vivere il momento e lasciarsi andare invece che voler avere ogni parte sotto controllo. Per me non è mai stato un processo consapevole quello di essere in grado di suonare differenti stili musicali. Non preferisco nessun genere, voglio solo scoprire musica che mi piace e suonare ispirato da quella. Mi piacerebbe che Jü non venissero etichettati in alcun modo, mentre in genere siamo catalogati come una band noise-punk”. Formatisi nel 2012, gli Jü sono composti tra tre musicisti di punta della scena di Budapest. Oltre che con dozzine di ottime band ungheresi, tutti e tre hanno collezionato collaborazioni internazionali di altissimo profilo come quelle con John Zorn, Eugene Chadbourne, Charles Gayle, Chris Potter, William Parker, Hamid Drake, Pamelia Kurstin e Mikolaj Trzaska.